30 | 11 | 2023
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Informazioni Generali

I Centri di Assistenza Tecnica (CAT) alle imprese sono stati istituiti, in base all’art. 23 del D. Lgs n. 114/98 'Decreto Bersani', dalle Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative, al fine di promuovere l’innovazione e di sviluppare i processi di ammodernamento della rete distributiva, nonché a garantire alle imprese il più agevole rapporto con la pubblica Amministrazione, rappresentano uno strumento tecnico in grado di supportare le P.M.I. del commercio e renderle competitive anche nei confronti della grande distribuzione.

La legge prevede anche la possibilità per le pubbliche amministrazioni di avvalersi dei CAT al fine di facilitare il rapporto tra amministrazioni pubbliche e imprese utenti.

I CAT svolgono le loro attività in favore di tutte le imprese dell’area di propria operatività a prescindere dall’appartenenza o meno all'Associazione di categoria.

L'attività del Cat ha una valenza di immagine e pubblicità verso le imprese e i cittadini tutti.

Il Cat ha un ruolo fondamentale per l'evoluzione e l'innovazione della P.M.I. commerciale grazie anche all'autorizzazione per la gestione diretta dei bandi per l'erogazione dei fondi economici erogati dalla Pubblica Amministrazione (Conto Interesse e Conto Capitale).

Last modified on Wednesday, 31 July 2013 07:10

Il Cescot è un'associazione senza scopo di lucro promossa dalla Confesercenti, organizzata in una rete territoriale presente in tutte le regioni italiane. Il Cescot quale Scuola di Impresa si occupa di ricerca, formazione professionale ed assistenza tecnica rivolta ad imprenditori nei settori del commercio, turismo e servizi.
La collaborazione con numerosi partners italiani ed europei, sia pubblici che privati, consente al Cescot di mantenere un impegno significativo e costante nella realizzazione di progetti sperimentali, azioni di sistema, programmi internazionali ed iniziative finalizzate allo sviluppo delle opportunità di circolazione delle professioni e delle imprese nei paesi dell'Unione Europea.
Le principali attività del Cescot sono:

  • la Ricerca sui profili professionali, sui fabbisogni formativi e sulle dinamiche del mercato del lavoro,

  • l'Orientamento per l'inserimento nel mondo del lavoro e per l'avvio di nuove iniziative d'impresa e di lavoro autonomo,

  • la Formazione, mediante la predisposizione di progetti formativi a finanziamento pubblico e/o privato, relativi alle principali tipologie di lavoro e d'impresa e finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro, all'avvio di attività d'impresa ed all'aggiornamento continuo degli occupati,

  • l'Organizzazione di stages e tirocini aziendali rivolti ai giovani in uscita dal mondo della scuola e della formazione professionale.

  • SCARICA LA CARTA DELLA QUALITA' IN FONDO ALLA PAGINA

 


fonter

Fon.Ter, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua del Terziario, nasce a seguito dell’accordo sottoscritto il 22 luglio 2002 tra la Confesercenti e le CGIL, CISL e UIL. Fon.Ter non ha fini di lucro ed opera a favore delle imprese in una logica di relazioni sindacali ispirate alla qualificazione professionale, allo sviluppo occupazionale ed alla competitività imprenditoriale nel quadro delle politiche stabilite dai contratti collettivi sottoscritti. Il Fondo promuove e finanzia piani ed interventi formativi concordati tra le parti sociali per i lavoratori del terziario occupati o a rischio di licenziamento

Al Fondo afferiscono le risorse derivanti dal gettito del contributo dello 0,30 % sul salario dei lavoratori che le Imprese versano all'Inps secondo quanto stabilito dall'art. 25, quarto comma, della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni.

Il Fondo:

  • Promuove e finanzia piani formativi aziendali, territoriali o settoriali, concordati tra le Parti Sociali
  • Promuove e finanzia attività di sostegno ai Piani per la Formazione Continua
  • Promuove e finanzia attività di qualificazione e di riqualificazione per le figure professionali di specifico interesse del settore Terziario, nonché per lavoratori a rischio di esclusione dal mercato del lavoro
  • Promuove e finanzia anche azioni individuali di formazione continua dei lavoratori dipendenti
  • Promuovere interventi di formazione continua sull'igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro per gli aspetti non disciplinati e finanziati dalle specifiche disposizioni in materia.

 FINALITA'

Fon.Ter, Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua nel Terziario costituito da CONFESERCENTI, CGIL, CISL, e UIL si caratterizza per una presenza numerosa di micro e piccole imprese sia dei settori del commercio, del turismo e del terziario, sia dei settori manifatturieri e di servizi alle imprese e alle persone, una tipologia in cui, più che in altre, la risorsa umana rappresenta il capitale più importante e su cui investire in termini di prospettiva.

Dal 2003 Fon.Ter è al servizio delle imprese e dei loro dipendenti istituendo un progetto di relazioni sindacali ispirate alla qualificazione professionale, allo sviluppo occupazionale e alla competitività imprenditoriale nel quadro delle politiche stabilite dai Contratti Collettivi sottoscritti. Il Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua del terziario mette a servizio la sua esperienza, offrendo professionalità e le soluzioni migliori ai problemi che, inevitabilmente, si riscontrano nell'operare quotidiano.

La fase di crisi dell'attuale contesto economico chiama tutte le forze sociali a promuovere sul territorio misure di politica attiva del lavoro che garantiscano il sostegno dell'apparato produttivo, che limitino la dispersione di risorse umane e di professionalità e che consentano di affrontare la gravità dei risvolti sociali della crisi.

In tale ottica assume ancora più valore lo sforzo del Fondo per facilitare la formazione dei lavoratori e delle lavoratrici in un contesto dove l'impresa fatica ad utilizzare in larga misura la leva della formazione continua, in ragione di una pluralità di fattori.

Fon.Ter intende offrire il proprio contributo alle politiche attive del lavoro  promuovendo una serie di "prodotti formativi" finalizzati al sostegno occupazionale e allo sviluppo professionale di lavoratrici e lavoratori che prestano la propria opera presso le aziende aderenti al Fondo.

 

Last modified on Friday, 12 May 2017 08:19

Fondata a Roma nel 1971, la Confesercenti è una delle principali associazioni imprenditoriali del Paese ed è membro fondatore di Rete Imprese Italia. Rappresentiamo più di 350mila PMI del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria, capaci di dare occupazione ad oltre 1.000.000 di persone, riunite in oltre 70 federazioni di categoria. Con oltre 5mila addetti, 120 sedi provinciali, 20 regionali e oltre 1000 territoriali, siamo un punto di riferimento per le imprese su tutto il territorio nazionale. La nostra missione è quella di rappresentare il mondo delle PMI che, con il loro dinamismo, danno un contributo ineguagliato al Pil e all’occupazione d’Italia. Il nostro proposito è contribuire alla crescita delle imprese e con dell’economia e allo sviluppo della democrazia, attraverso la collaborazione con le istituzioni, con le organizzazioni sociali, economiche, culturali ed umanitarie. Su questi obiettivi, la Confesercenti promuove proposte su cui coinvolge le Istituzioni e le forze sociali italiane ed europee.

LA STORIA

PALAZZO-PER-NAZIONALE

Fra le più antiche confederazionidi imprese attualmente attive, La Confesercenti è stata fondata il 14 Febbraio 1971 a Roma, dall’unione di quattro associazioni fortemente rappresentative delle rispettive categorie: l’Anva (commercio ambulante), la Faib (distributori di carburanti), l’Uncic (commercio a posto fisso) e la Fiarc (agenti di commercio), che insieme contavano all’epoca – circa 80.000 iscritti.

In più di 40 anni di attività, la Confesercenti è cresciuta rapidamente: oggi aderiscono alla Confederazione più di 70 associazioni dei settori del commercio, turismo, servizi, artigianato, industria e di altre aree di interesse sociale ed economico. Sono circa mille le sedi dell’Organizzazione in Italia.

La principale ragione di questo successo sta nella motivazione che spinse i fondatori a costituire la nuova confederazione: la forte domanda di rappresentanza, di tutela, di sostegno alla crescita ed all’innovazione da parte delle piccole e medie imprese. A questa missione la Confesercenti rimane ancora legata. L’impegno della Confesercenti era quello di dare valore e dignità economica e sociale alle Pmi e lavorare per lo sviluppo e l’innovazione, attraverso una fitta rete di qualificate strutture territoriali.

A tal proposito risultano importanti le Conferenze Economiche realizzate dal 1978 in poi e che sono state caratterizzate da uno sforzo costante, e riuscito, di collocare le pmi in posizione di protagoniste dei processi economici fondamentali del Paese e al contempo di affermare che non era una prerogativa esclusiva delle grandi imprese quella di fare innovazione, di creare occupazione e di frenare la dinamica dei prezzi. Successivamente sono emerse altre idee che hanno cambiato la percezione delle pmi ed hanno condizionato le politiche nazionali di settore, a partire dalla legislazione fiscale e da quella relativa al commercio ed al turismo.

La Confederazione rafforza decisamente il suo ruolo lanciando la sfida dell’innovazione, che nella seconda parte degli anni novanta si caratterizza con le Assemblee i cui slogan “Dalla bottega all’impresa” e “Navigare il futuro” esemplificavano la spinta innovativa e il protagonismo che Confesercenti intendeva imprimere alle pmi. Le posizioni tenute da Confesercenti nel lungo e a volte difficile confronto con il governo sulla legge Bersani sono significative in tal senso: si è trattato di posizioni severe ma aperte, rigorose nella rappresentanza dell’interesse delle imprese ma attente a stimolare il cambiamento in senso moderno delle Pmi, a cui servivano nuove opportunità. Si trattò di un confronto non facile e a volte aspro, ma al cui termine fu possibile ottenere modifiche decisive e una legge complessivamente più avanzata. Il ruolo centrale delle pmi nella società è stato sostenuto da Confesercenti anche in occasione delle scelte di politica economica nazionale, attraverso accordi con i Governi, dal ’93 in poi. Questo ruolo contrattuale si è affermato anche nelle trattative istituzionali sulle politiche economiche e su quelle del lavoro e nella firma di numerosi contratti collettivi e accordi interconfederali per la gestione del mercato del lavoro.

Una tutela delle imprese a tutto campo che è resa ancora più evidente dall’impegno della Confesercenti, a partire dai primi anni ’90, nel campo della legalità. Prima con il sostegno ai pochi coraggiosi che si ribellavano al racket, poi con un protagonismo unico nella lotta all’usura, con il “treno contro l’usura”, con l’assistenza a migliaia di vittime e con la spallata decisiva ad ogni resistenza all’approvazione dell’apposita legge. Ancora oggi, “SOS Impresa”, l’associazione antiracket ed antiusura della Confesercenti, continua la sua battaglia per affermare la legalità come condizione per le imprese di guardare con fiducia al futuro.

Le ragioni del successo della Confederazione, vanno ricercate infatti nella capacità di cogliere la novità di quelle che qualche anno fa erano definite “le nuove tecnologie”. La frase “Navigare il futuro” non fu un semplice slogan, ma una precisa strategia: il primo sito web di Confesercenti e la dotazione di reti telematiche in tempo reale per la trasmissione documenti all’interno del sistema risalgono al 1993. Oggi siamo alla quarta edizione del Portale nazionale mentre sono state costituite nuove reti di servizi alle imprese e nuove associazioni di settore. L’allargamento della rappresentanza della Confederazione deriva da queste scelte. Non è casuale se alcune migliaia di imprese artigiane e, più di recente, di importanti gruppi di pmi industriali si riconoscono nella Confesercenti e nella sua capacità di accogliere e sostenere le diverse esigenze dei vari settori produttivi. Per questo dalla confederazione delle pmi sono state avanzate molte proposte per risolvere specifici problemi, nonché per affrontare le questioni di fondo, quali il risanamento dei conti pubblici e la creazione di margini economici per rendere possibili politiche di sviluppo.

Tel: 0733 474940 Tel Aziendale: 366 5314711

Last modified on Friday, 03 February 2023 09:55
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